Intervista ai Niglio

-Ciao Niglio, come state? Com’è avere un progetto musicale tra fratelli?

Ciao! Molto bene, grazie.
E’ divertente e per noi è anche abbastanza “naturale”, ci portiamo 3 anni di differenza ma da quando eravamo bambini abbiamo sempre condiviso molte cose, quindi trovarci a suonare insieme è stata una conseguenza.

-Chi ha iniziato prima? Uno ha influenzato l’altro o vi siete sempre trovati allineati sulla musica?

[Pierdomenico]: A due anni mi è stata regalata la prima batteria, strumento che ho suonato e studiato fino all’età di 21 anni. Infatti questa è la prima volta che registro “musica mia” senza aver suonato la batteria.
[Damiano]: Ho iniziato relativamente “tardi” rispetto a mio fratello, verso gli 8 anni ho iniziato a suonare la chitarra, influenzato da mio nonno, e in parte anche da mio fratello che nel frattempo aveva la sua prima band e spiavo le loro prove.

Abbiamo iniziato a suonare insieme dopo pochissimo, un paio d’anni al massimo, in diverse formazioni.

-Tormenti, il vostro singolo d’esordio, esordisce con un “godo lentamente” che suona molto post-ironico, proseguendo con un testo difficile da afferrare. Qual è il concept dietro al pezzo?


Nella prima frase c’è un po’ la chiave di lettura di tutto il testo. A dire il vero l’ispirazione di è venuta vedendo una puntata di Boris 4, in cui il personaggio di Duccio dice  di non fuggire dai momenti di infelicità ma goderseli lentamente, perchè “quando si è troppo felici, la vita scorre più velocemente, e ci si avvicina alla morte”. 

Ora, certamente non siamo così cupi, ma il concetto di essere “infelici” per allontanarsi dalla morte ci ha affascinato molto.
In ogni caso, preferiamo sempre un testo che giochi con il suono delle parole che un testo  chiaro.

-La strumentale suona molto dark e rimanda a una musica elettronica sepolta, ma mai del tutto morta. Chi suona simile ai Niglio?

Al massimo, i Niglio simile a chi vorrebbero suonare? ahahah
In generale per questo stati particolarmente influenzati dalla musica elettronica anni 90/00, tipo Burial e la scena jungle inglese. Altre importanti ispirazioni sono stati gli Overmono (che sebbene recenti, si rifanno molto alla musica elettronica UK primi 2000) Moderat e  Radiohead.

-Essere sembra il naturale sequel di Tormenti, soprattutto per vicinanza di tonalità fra i due pezzi, c’è qualcosa che lega questi due brani?

In realtà non c’è un reale legame dal punto di vista di scrittura, Essere è il brano più vecchio del disco, è stato scritto per la nostra vecchia formazione, Tormenti invece è tra i più recenti. Certamente in fase di produzione del disco abbiamo cercato di “avvicinare” il sound dei vari brani, pur mantenendo la loro natura. Ci piaceva l’idea di dare forte coerenza sonora al tutto.

-Essere o malessere vi avvicina pericolosamente a un contesto Shakespeariano, quindi vi chiedo: ci fate un paio di esempi di quello che significa essere e malessere oggigiorno?

A proposito di post-ironia, Essere è un testo  ironico che tratta con un tono serioso alcune dinamiche della nostra vita quotidiana e del nostro modo di essere e di vivere. Utilizzare il dubbio amletico per parlare di serie tv in lingua originale o meno, ci diverte molto, perchè si sta prendendo uno dei punti più alti della letteratura teatrale e portarla in una situazione di uso quotidiano, è paradossale. Allo stesso tempo, però, spesso categorizziamo gente con estrema serietà proprio sulla base di cose di poco conto (esempio:“chi guarda le serie tv in lingua originale/doppiato, chi ama ballare e chi no, chi preferisce il film e chi il libro”).

-In Essere si sentono dei synth un po’ più aperti che a tratti annullano l’oscurità di Tormenti. Per i più nerd della produzione, ci dite con che strumenti registrate?

Per i due brani, nello specifico, abbiamo utilizzato sintetizzatori plug-in come:  Iris-iZotope, Reaktor, Vital e RetroSynth. Nel disco abbiamo utilizzato anche alcuni sintetizzatori fisici come il Prophet rev-8 e l’Arturia Minibrute.
Le batterie sono fatte principalmente con Reaktor, emulatori plug in di 909 e drum machine di Logic pro oltre che con campioni di percussioni e suoni registrati e riprocessati.

Il basso è un fender jazz bass deluxe con ampli Ashdown evo-300 III.

-Cosa dobbiamo aspettarci dai Niglio?

Un disco, concerti e molte cene con gli amici.

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