Interview – We Are Waves
Forti di un seguito molto affezionato e di performance live di alto livello, i torinesi We Are Waves hanno appena pubblicato in vinile il loro ultimo lavoro, “Cave” e reso pubbliche le nuove date del tour. Abbiamo rivolto loro qualche domanda.
Come mai avete deciso di pubblicare il vostro ultimo album, “Cave”, in vinile?
È qualcosa che volevamo fare da tempo. Un regalo ai fan più affezionati e ai collezionisti del genere sparsi nel mondo, che avevano fatto già andare sold-out le copie di “Hold”.
Si tratta di un processo particolarmente dispendioso o laborioso? È qualcosa che vi sentite di consigliare ad altre band?
Si è un processo molto complesso; soprattutto negli ultimi anni a causa della guerra Russia-Ucraina le liste d’attesa si sono notevolmente allungata a causa dello scarseggiare di cloruro di polivinile, la materia prima alla base della stampa vinilica, di cui la Russia è uno dei maggiori esportatori. In ogni caso si, è una cosa che consiglieremmo a chiunque di realizzare.
Che tipo di risposta vi attendete dai vostri ascoltatori?
Quella a cui ci hanno abituato negli anni e di cui li ringraziamo: ottima e attenta.
Avete già pubblicato in vinile in passato e se sì quali sono stati i risultati?
Si, abbiamo pubblicato il nostro terzo album “Hold”. Era il primo tecnicamente realizzabile, quello precedente, “Promises” era troppo lungo come minutaggio e troppo “carico” di basse frequenze. Per rendergli giustizia avremmo dovuto stampare un doppio vinile, ma i costi erano onestamente proibitivi. Comunque Hold venne accolto davvero bene, supportato da un piccolo tour acustico. Tra vendite online e banchetto è andato sold-out in pochi mesi.
Ci raccontate qualcosa di più delle date italiane che vi attendono?
Abbiamo rimesso mano alla scaletta per poter re-integrare anche brani dei dischi precedenti a cui il pubblico è molto affezionato, che mancavano nella prima tranche del tour. Quindi ora è un set più emozionale e che spazia attraverso tutta la nostra discografia.