Interview – Rome In Reverse
Lei è Antonella, aka Rome In Reverse, musicista e producer italiana ma di stanza a Copenaghen da diverso tempo. Chiacchierare con lei, del suo tempo trascorso tra Italia e Danimarca e cosa è nato da ognuno di questi periodi, è stato affascinante. Fra le varie domande ce n’è qualcuna inerente alla sua recente uscita discografica dal titolo Into The Void (prodotta assieme a INTOTHEVOID, musicista residente in Danimarca anch’egli, nonchè stretto contatto della producer) per capire meglio retroscena emotivi e sensazioni degli autori. Buona lettura!
1. Partiamo dal musicista: racconta chi è Rome In Reverse, presentalo a chi ne sente parlare per la prima volta.
Rome in Reverse è una producer di musica elettronica italiana che vive da ormai 8 anni in Danimarca, dove tutto è iniziato.
2. Il tuo nome d’arte arriva da qualche parte o non ha un significato particolare?
Ho vissuto 5 anni a Roma, devo dire che sono stati i migliori della mia vita. Avevo 20 anni o giù di lì, ho respirato musica con la mia prima band, ho avuto amicizie stupende, avventure mozzafiato, e tutto questo lo rifarei 1000 volte se potessi. Ecco perché Rome in Reverse.
3. Qual è un genere musicale (anche più di uno, qualora dovesse essercene) di cui non riesci a fare a meno? Parliamo di qualcosa che presenta suoni e atmosfere che si riflettono nella tua musica?
L’elettronica di certo è la mia vita, ne ascolto tanta, ma mai quella che si avvicina al mio stile, diventerebbe una monotonia. Amo di tutto, la techno soft, lo shoegaze, EDM, pop , folk, post rock. Questi sono tra i miei preferiti.
4. Curiosità più che domanda: il nome di un artista (o più di uno, nell’eventualità) con cui sogni di collaborare e perché.
IO AMO DUA LIPA. Ce ne sono tanti di artisti, potrei fartene un elenco, ma sceglierei sempre lei : donna, genere opposti, originale, sensuale. Un modo per mettere in discussione la propria creatività.
Io l’elenco te lo faccio uguale: The Field, John Hopkins, Moby, Flume, Massive Attack, Four Tet, Sun Glitters.
Perché? E me lo chiedi?!
5. Restando in tema di collaborazioni mi viene spontaneo chiederti del featuring con Intothevoid nel tuo ultimo singolo. Da quanto tempo conosci Corrado e da cosa è scaturita la voglia di farci un brano insieme?
Conosco Corrado da 4 anni, siamo stati buoni coinquilini e colleghi di lavoro, molto amici. Lui mi ha sempre sostenuto nel mio progetto. Insieme, ricordo, ascoltavamo tanta di quella electro post rock. Un giorno mi disse che stava provando a buttare giù delle idee, gli chiesi se era possibile ascoltarle e devo dire che ci ho visto del potenziale in lui. Ho fondato Telavivi Records e bingo! Un ottimo candidato! Il mio ultimo singolo nasce grazie a lui, gli chiesi di inviarmi qualche sua chitarra e sopra mi venne spontaneo lavorarci; sentivo un legame, ecco. Questo brano infatti lo dedico ad INTOTHEVOID, alla nostra amicizia.

6. Qual è il processo creativo dietro alla musica di Rome In Reverse? È tutto frutto di improvvisazioni o tutt’altro?
Decisamente improvvisato! Per me tutto nasce dalla melodia, da un bel suono. Spesso mi ci vogliono giorni per capire che piega deve prendere un pezzo ma piano piano riesco a mettere insieme le mie idee.
7. E dietro a Into The Void, tua release recente, che tipo di processo creativo c’è stato?
Amavo le chitarre di Corrado ma dovevo rendere questo brano diverso. Prima della versione definitiva ne abbiamo provate! Dopo aver messo su il pezzo, drums, arpeggiatori, piano, violini, chitarre e chi più ne ha più ne metta, sentivo che mancava qualcosa. Quel pezzo aveva bisogno di un tocco di sensualità;decisi, così, di aggiungere la mia voce.
8. Un’esibizione live che ricordi con particolare piacere, e il motivo per cui ne hai questo ricordo d’affetto, qual è stata?
Ce ne sono un pò, te ne elenco qualcuno per descriverti diversi sentimenti:
Parigi – Le Batofar. Il mio primo tour con Sun Glitters e Arms and sleepers. Nonostante fosse la seconda data di quel tour stavo tremando dalla paura, forse perchè c’era molta più gente della prima. E’ stato il mio primo tour.
Grosseto – Gora Festival. Che emozione, mi nutrivo dell’energia di quelle persone che erano li a divertirsi con me.
Lecce – Knos. Quello è l’amore di casa, quando le persone non aspettano altro che torni per vedere e salutare Rome in Reverse.
9. C’è uno strumento a cui non rinunceresti mai quando componi?
La cassa dritta.
10. Quanto, e in cosa nel dettaglio, credi sia cambiata l’elettronica negli ultimi, per esempio, vent’anni? Dovremmo essere delusi o entusiasti di eventuali variazioni e/o contaminazioni considerando la direzione che ha preso?
L’elettronica, come anche altri generi, è cambiata perché siamo cambiati noi, cosa che continueremo a fare. Io ci vedo sempre della positività nei cambiamenti ed è giusto sia così altrimenti sarebbe un mondo monotono. Grazie a nuovi software adesso non devi essere più un ingegnere per suonare un sintetizzatore (passami il termine, please!) e questo da spazio a tante persone in gamba per prodursi e per esprimersi come meglio credono. Insomma, se la musica ti scorre nel sangue ce la puoi fare!
11. Come possiamo continuare a seguirti?
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BandCamp https://romeinreverse.bandcamp.com
GRAZIE RAGAZZI!