Interview: Moca

Loro sono i Moca, band da La Spezia, hanno di recente pubblicato il loro secondo singolo dal titolo Bailamme, già nelle playlist di Scuola Indie e Indie Italia di Spotify, confermandosi uno dei nuovi nomi trascinanti della scena it-pop. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro nuovo album dal titolo Oplà e domande che non gli abbiamo fatto.

In definitiva, di cosa parla Bailamme? Perchè questo titolo?

Bailamme parla di noi, parla di te, di tutto ciò che di mortale abita questa terra. Bailamme significa baraonda, una baraonda dentro la quale ci si trova spesso quando si affronta un incontro importante. Bailamme parla della paura di non poter donare all’altro qualcosa di prezioso e meraviglioso, l’amore. Bailamme è l’affetto più intimo e segreto, quello che proviamo quando siamo così vicini ad una persona che la vediamo sempre con noi, in ogni occasione, anche quando non c’è. Bailamme è la sincerità che vogliamo mostrare all’altro, mettere le carte in tavola. In definitiva Bailamme è il voler amare a tutti i costi, prendendosi cura dell’altro fino al punto più intimo e viscerale.

In che modo Relazionatore e Bailamme sono collegate tematicamente?

Relazionatore e Bailamme sono collegate dal filo dell’intimità. Se Bailamme guarda fuori, ad un’altra persona, Relazionatore scava dentro. La sincerità di Bailamme, in Relazionatore sta tutta puntata su noi stessi. È sempre una forte dose di autocoscienza che guida il tutto, ora guardando ad un altro, ora guardando a noi stessi.

Che cosa dobbiamo aspettarci da Oplà?

Oplà è un disco sul quale ci siamo spremuti parecchio, frutto di tanto tempo di ricerche. Ricerche dei suoni, delle parole, di quello che vogliamo dire e come. Molte canzoni sono state scartate, ma ogni volta che tornavamo in studio eravamo ancora più carichi per scoprire le nostre crepe e colmarle di musica. Direi che, con tutta l’energia e la passione che ci abbiamo infuso, Oplà sarà un disco di grande intensità emotiva, allegria e introspezione.

Chi sono i Moca quando non suonano? E quando suoneranno dal vivo?

I Moca quando non suonano sono semplicemente sei amici. Affrontare un percorso di questo tipo crea un legame speciale con i tuoi compagni di viaggio, che va oltre la musica. Si condividono emozioni, speranze, sogni. È una cosa molto speciale, difficile da descrivere a parole. Quando siamo tutti insieme il clima positivo è davvero naturale, e questo credo si veda anche quando siamo sul palco!

Il tour del disco inizierà nel 2020 (in concomitanza dell’uscita). Però a breve usciranno 3-4 date, un mini-tour di presentazione del singolo nuovo, tra Roma, Milano, Bologna e ovviamente casa nostra: La Spezia. Non vediamo l’ora!

Quali sono le cure per l’insonnia?

Ce ne sono tante. La migliore è cercare di non avere nessun tipo di preoccupazione, svuotare la testa e lasciare che siano i sogni a ricondurci ad uno stato onirico di reinterpretazione della realtà. Affidare al sonno le scoperte di quello che siamo è un ottimo modo per metterci in uno stato di felice attesa dello stesso. Ecco, vedere il sonno, il riposo, con gioia, con desiderio. Questo ci sentiamo di suggerire.

La domanda che non vi ho fatto, ma che avrei dovuto?

Quante stelle avete contato? Quante stelle cadenti avete aspettato con desiderio? Quanti celi avete amato, osservato, abbracciato? In quanti di questi vi siete tuffati nel riflesso di un lago? Quanti prati avete percorso, nudi, assaporando la vita stessa e nella di più? Quante volte avete pianto semplicemente vedendo una madre abbracciare il figlio, un gruppo di amici ridere? Quante volte avete desiderato trasmettere le vostre emozioni più alte e pure con i vostri amici più cari?

E quante di queste cose, ora, sono i Moca?

Tutte.  

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