Interview: Limbrunire
Dietro a Limbrunire c’è Francesco Petacco, genovese, che lascia una carriera calcistica per la musica, per un progetto che è malinconico al punto giusto, che si muove tra l’indie, la nostalgia per l’italo-disco e nuove suggestioni electro-pop, a Battiato (e relativi fan) potrebbe davvero piacere. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo Curcuma.
Un singolo estivo non molto convenzionale. Come definiresti Curcuma?
Curcuma è essenzialmente un esperimento, sia a livello armonico/melodico, sia a livello testuale. Ho voluto mettermi alla prova, su suggerimento anche di David (Producer e Sound Enginner) cercando di adottare uno tecnica compositiva differente dal solito, rischiando anche nell’evadere dai suoni attuali, tipici dell’indie, della trap o del mercato prettamente mainstream.
Ma in fondo, cosa c’è di buono nel modo di pensare dei terrappiattisti?
Non so se possa realmente esser considerato buono il loro pensiero, apprezzo molto chi si fa domande e riconsidera tutto, nei limiti contestuali. Trovo piuttosto bizzarre e surreali alcune tesi che ho riproposto anche nel brano, e penso siano legate più ad un discorso di ricerca forzata d’attenzione tramutata in alcuni casi in una forma opinabile di business piuttosto che ad una vera e propria convinzione educativa.
Un ex calciatore che ha preferito la chitarra al calcio. Non ti manca lo sport? Com’è avvenuto questo cambiamento di percorso? Qualche rimpianto?
Non mi manca semplicemente perchè lo pratico tuttora, non più calcio bensì ciclismo (ahimè molto più faticoso), che mi aiuta a scaricare la tensione, ad avere gambe forti e tanto fiato sul palco ma soprattutto a non mollare mai, nemmeno sull’ultimo strappo. Continuo comunque ad essere un grande appassionato di calcio, lo sport più bello del mondo per le emozioni che trasmette e per quelle che suscita a chi le vive dall’interno, per la magia che scaturisce a qualsiasi latitudine una palla contesa ed una porta reale o immaginaria. Il cambiamento è avvenuto quando è venuto meno il lato ludico che mi aveva spinto a muovere i primi passi, quando mi sono accorto che la musica aveva una marcia in più il sabato sera e meno la domenica mattina. Non ho nessun rimpianto, poteva ma non è stato, è andata così, sono un tipo che cerca di trarre il lato positivo da ogni esperienza vissuta ma cerca comunque di guardare avanti, da fatalista convinto. Mi reputo comunque fortunato per aver corso a gridato come un matto per un istante di gioia nel vedere la palla oltrepassare il portiere e gonfiare la rete, per aver visto mio nonno piangere a bordo campo.
E soprattutto come hai imparato a suonare la chitarra? E quando l’hai tradita per i synth?
Ho preso le prime lezioni all’età di 14/15 anni, lezioni che sono durate circa 3 anni. Rimasi folgorato da Jimi Hendrix, fu un vero e proprio colpo di fulmine! Prima della chitarra ero in fissa con la batteria, che tuttora mi rapisce. Ho seriamente tradito la chitarra per i synth da poco tempo, non più di 4 anni.
Che differenza c’è tra Francesco e Limbrunire? Quando è bene essere uno, e quando è bene essere l’altro? Chi è il più figo? Chi sa cucinare meglio?
Non c’è molta differenza tra Francesco e Limbrunire, il primo è complementare al secondo. Limbrunire è bene esserlo sul palco, Francesco è meglio esserlo su una sella in montagna o viceversa, di certo Limbrunire è nettamente più figo soprattutto quando spara cazzate al microfono con i led puntati addosso. Francesco d’altro canto è sicuramente un grande chef il venerdì sera quando inforna le melanzane alle parmigiana tra gli applausi dei gatti.
Il tuo è anche uno stile abbastanza vintage, quasi fossi un piccolo erede di Battiato. Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Ci snoccioli qualche guilty pleasure?
Ho diversi riferimenti musicali ma costantemente in movimento. Nella fase di pre-produzione de La Spensieratezza ho ascoltato parecchio Battisti nel periodo Dischi Bianchi, Peter Gabriel, ovviamente Battiato ma soprattutto M83, Arcade Fire e Apparat. Ho trovato particolarmente stimolante L’ultima Festa di Cosmo e La Stanza Intelligente di Boosta, due artisti che stimo molto. Adesso invece sono in fissa con la disco dance periodo fine anni ’70, primi anni ’80. Attualmente i miei loop sono identificabili in Justice (Woman), Daft Punk, Moroder e tutta la produzione Neil Rodgers.
Progetti futuri per Limbrunire?
Stiamo delineando le date estive con le quali promuoverò Curcuma, a breve pubblicheremo tutti gli appuntamenti ma nel frattempo sto lavorando a nuovi brani che vedranno la luce entro fine 2019. Uscirà sicuramente un nuovo singolo dalle sonorità sempre electro pop ma con richiami funk entro Settembre. Dopodiché si proseguirà con l’attività live, il mio campo da gioco preferito, la mia salita più importante ed appagante.