Interview: Go!Zilla

Dopo l’uscita del loro primo LP, ‘Grabbing A Crocodile’, i Go!Zilla sono rimasti spessisimo in tour, portando la loro musica anche al di fuori dei confini italiani. Da qualche mese è arrivato il loro sophomore, ‘Sinking In Your Sea”, che li ha visti allargarsi, con l’aggiunta di un terzo componente, il chitarrista Mattia Biagiotti. Noi di Indie-Roccia.it abbiamo fatto due chiacchiere via e-mail con il frontman Luca Landi per farci raccontare del nuovo album, dei loro concerti e dei loro progetti. Ecco cosa ci ha risposto:

Ciao Luca come stai? Ben ritrovato sulle pagine di Indie-Roccia.it. E’ passato qualche tempo dall’uscita di ‘Grabbing A Crocodile’, ma non siete praticamente mai stati fermi ai box: oltre all’uscita di un EP lo scorso anno, avete continuato a rimanere quasi perennemente in tour e la vostra esperienza on the road continua a crescere di giorno in giorno: avete suonato tantissimo anche all’estero. Quali sono le differenze tra suonare in Italia e fuori? Dove vi siete trovati meglio finora? C’è un qualche locale a cui siete particolarmente rimasti legati?

La differenza sta nella voglia di scoprire realtà nuove, accade soprattutto in Francia dove non esiste solo l’estetica verso ciò che è inglese o americano, ma anche verso altre realtà provenienti da paesi europei in evoluzione a livello musicale. Sicuramente la mecanique Ondulatoire a Parigi ci ha regalato 3 bellissimi concerti in passato.

Da qualche settimana è arrivato il vostro sophomore, ‘Sinking In Your Sea’: ce ne potete parlare? Quali sono stati i principali cambiamenti rispetto all’album precedente? Quanto siete maturati? Quali sono le influenze più importanti, musicali e non musicali, per questo album? Quali sono i temi più importanti trattati nei vostri testi? Ci puoi spiegare il significato del titolo e da dove proviene?

‘Sinking in your sea’ è un lavoro più completo rispetto al passato, rispecchia il nostro momento, il passaggio da 2 a 3 nella lineup, un arricchimento degli arrangiamenti e più volontà di creare un sound compatto ma con punte psichedeliche. I testi, come le
Musiche, sono derivati dalle esperienze vissute durante l’anno in tour, ogni canzone appartiene a momenti diversi e il titolo si riferisce in particolare modo all’abbandonarsi alle passioni in generale e nello specifico quella della musica.

Immagino che, almeno in parte, abbiate scritto il vostro secondo LP, mentre eravate in tour: è facile per voi scrivere on the road? Il continuo muoversi e viaggiare puo’ avere influenzato in qualche modo il vostro songwriting?

Scrivere on the road è quasi impossibile per noi visto che non ci portiamo dietro il tour manager dato che non ne abbiamo bisogno, ma chiaramente aumentano gli sbattimenti e diminuisce il tempo. Durante i giorni a casa cerchiamo di lavorare su melodie e riff di chitarra.
Chiaramente visitare il mondo ti fa aprire la mente, ma ciò non è solo relativo all’ambito musicale, consiglierei a numerose persone di viaggiare un po’ di più e non rimanere ancorate al loro credo di provincia.

Ci potete parlare del vostro processo creativo? Ti occupi tu di scrivere testi e musica o è un lavoro collaborativo? Cosa viene prima di solito, i testi o la musica?

Io Luca scrivo testi e melodie, il resto viene prodotto in maniera consequenziale in base a ciò che viene scritto prima, magari un riff, un idea ritmica…

Da non troppo tempo avete allargato la vostra band, con l’aggiunta di un secondo chitarrista (Mattia Biagiotti): quando avete preso questa decisione? Da dove è nata questa esigenza?

Dal fatto di voler fare un salto di qualità a livello compositivo e di impatto e per potersi giocare la possibilità dei palchi grossi nei festival, un duo finisce (quasi) sempre nel palco piccolo di turno ed alla lunga è penalizzante. Poi chiaramente eravamo stanchi dei giornalistucoli che ci hanno paragonato a Black keys o BSBE per tutta la durata del periodo in due, ma si sa l’ignoranza musicale in Italia è ALTISSIMA.

Come definereste ora il vostro sound?

Un misto tra grunge e psichedelia.

Quali sono i vostri programmi per l’estate? Sarete sempre in tour? Avete in programma di suonare a qualche festival, magari anche all’estero?

Certo, sempre in tour, potete controllare voi stessi su facebook.com/gozillatheband il calendario aggiornato.

All’inizio di giugno sarete al Beaches Brew di Marina di Ravenna sulla spiaggia: anche quest’anno la line-up di questo festival gratuito è favolosa. Avete già suonato lì in passato e conoscete quindi l’atmosfera del mitico bagno 72. Cosa vi aspettate da questo delizioso festival?

Mentre ti rispondo siamo in viaggio verso Parigi, abbiamo suonato due giorni fa ed è stato incredibilmente Figo. Non lo definirei delizioso che mi sa più di hipster, direi devastante, ogni band ha spaccato, grande impatto ed internazionalità. Molti festival italiani dovrebbero apprendere, segnalo che nell’anno domini 2015 dovremmo smetterla di parlare di mancanza di festival in Italia visto che di realtà importanti ce ne sono tantissime.

Cosa state ascoltando in questo momento? Avete qualche nuova band da consigliare ai nostri lettori?

Ultimamente sono rimasto colpito da Jessica93 e Acid Baby Jesus, ma i secondi non sono nuovi di certo..

Un’ultima domanda: per favore potete scegliere una vostra canzone da usare come colonna sonora di questa intervista?

Over the Hill and far Away – Led Zeppelin.

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