Interview – Francesco Esposito

Esce venerdì 3 dicembre 2021 per SCRZ Label e in distribuzione Artist First, “Se non spicco il volo“, il nuovo singolo che porta la firma di Francesco Esposito. Un nuovo capitolo per il cantautore napoletano che segue il precedente “Bonsai”. “Se non spicco il volo” è un brano pop, con tanta chitarra acustica, ed in qualche modo un manifesto generazionale che vi farà innamorare sin dal primo ascolto.

Ecco cosa ci ha raccontato!

  1. Come hai impiegato il tempo concesso dalla pandemia? 

Per me questa situazione sta assumendo dei tratti avvilenti. È veramente complicato riuscire a tenere la barra dritta e a non deprimersi, soprattutto in certi momenti. Però la mia opinione è che questo periodo assurdo, soprattutto all’inizio, ci ha messo di fronte alla possibilità di rivalutare le nostre priorità, indagare dentro noi stessi e riscoprire certe passioni. Ci ha anche raccontato di quanto il nostro tempo non sia infinito, e di quanto sia quindi utile spenderlo in quello che ci fa stare bene.

  1. Quando sei entrato in contatto con la musica e quando hai capito che sarebbe stata per sempre parte della tua vita? Hai mai dubbi a riguardo?

Sono entrato in contatto con la musica nella pancia di mia madre, credo! È sempre stata una passione profonda, profondissima. Ascoltare quella degli altri prima ancora che proporre la mia. Sul fatto che sarà sempre in qualche modo parte della mia vita non ho dubbi, non ne ho mai avuti. 

  1. Ci sono altre arti, come per esempio il cinema, letteratura o altro, che sono in grado di influenzarti musicalmente? 

Quando scrivo mi lascio influenzare, e perché no suggestionare, da quello che ho intorno. E quindi, sì: certo. Perché no. Se non spicco il volo ne è un esempio lampante.

  1. Com’è nato il tuo ultimo singolo dal titolo “Se non spicco il volo”? 

Per l’appunto: è nata leggendo Pirandello. Uno, nessuno e centomila. E i sassolini che per Pirandello assumono proporzioni enormi, che somigliano a montagne insormontabili, a mondi in cui domiciliarsi. Gli stessi sassolini che tanti calpestano senza pensarci in questa corsa verso non si capisce cosa che è la vita della mia generazione. Da questi scritti e da questa sensazione (la sensazione di essere un bruco senza troppa fretta di diventare una farfalla) è nato questo pezzo.

  1. Quali sono i tuoi prossimi step?

Scrivere, continuare a scrivere. Lasciarmi ispirare da quello che mi accade, da quello che mi turba, da quello che mi appassiona. Non è mai facile e mai scontato.

  1. Quale domanda avrei assolutamente farti e non ti ho fatto?
    «Quando inizi la dieta?». Rispondo anche: dopo Natale. Forse. Chissà!

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