Interview – Elias

É uscito su tutte le piattaforme digitali da venerdì 28 aprile 2023 il nuovo singolo di Elias, dal titolo “Spiagge bianche“. Si tratta di un brano che, dai suoni alle parole, guarda indietro, attraverso un racconto di un luogo ideale che risiede dentro ogni animo malinconico, e una sonorità eighties ma moderna al tempo stesso nelle ritmiche e nei colori. Un piccolo viaggio in stile Elias, all’indietro, ma senza voltarsi completamente. Un brano dedicato agli ultimi romantici che ballano sulle canzoni tristi. Siete pronti? 

Noi sì, lo abbiamo intervistato.

1) Quali sono le tue influenze musicali, c’è qualcosa che non ci aspetteremmo mai?

Sicuramente si, la musica che faccio si affaccia al pop, all’indie, all’alternative e anche all’elettronica; ma in realtà’ io sono di formazione un pianista classico e ho sempre ascoltato principalmente Djent Metal. Ora ascolto veramente di tutto, molto indie pop elettronico ultimamente.

2) Milano è ancora un luogo favorevole per fare musica? Come descriveresti la scena locale?

Milano ha la fortuna-sfortuna di essere una città che ti trascina dentro e ti fa sentire estremamente legato al tuo ruolo, spesso e’ più una sfortuna che altro in effetti. La scena credo sia molto influenzata da questo; nonostante il covi che ha spazzato via gran parte dei club che supportavano la scena artistica inedita, molti sono rimasti e si ha la possibilità di essere seguiti live.

3) Come ci racconteresti invece la tua storia musicale prima del tuo progetto solista?

É nata sfida personale, un mio caro amico e maestro Giuseppe Ferdinando Zito, mi “provocò” spronandomi a scrivere in italiano, e ciò che ne usci sorprese entrambi.

4) C’è qualcosa del fare musica da solo di cui proprio non ti piace occuparti? E oltre alle musica a cosa bisogna stare attenti?

Fare musica da solista e’ il lavoro più bello del mondo perche’ sei sempre collegato con le tue emozioni, anche se a volte risulta doloroso. Purtroppo la parte artistica non e’ che il 10% del tutto, ogni giorno sei segretario e manager di te stesso per trovare le possibilità e le ali alla tua musica. Bisogna stare attenti a valorizzare il lavoro di chi ti supporta, senza svalutare il proprio, un compromesso che richiede molto lavoro su se stessi.

5) Quale domanda avrei assolutamente farti e invece non ti ho fatto?

Credo che siano state ottime domande, forse l’unica mancante era: a chi sei grato? La risposta e’ a le persona che mi dimostrano tanto lavorando per questo progetto chiedendo poco, in particolare, Giuseppe Ferdinando Zito, Carlo Manzan, Daniele Dimasi, Andrea Evangelista, e diversi altri.

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