Interview – Electric Floor
Avevamo parlato di loro nella nostra rubrica dedicata agli EP del mese di giugno. Loro sono gli Electric Floor ed escono quest’anno con Fader via Vipchoyo sound factory. Li abbiamo contattativia mail per conoscere meglio la band, il loro presente, ed il loro futuro. Buona lettura!
Ciao ragazzi! Dopo 300ep e Falsità reali, esce Fader EP. Ammetto di avervi conosciuto solo di recente, ascoltando proprio il vostro ultimo EP che mi è piaciuto molto. Allora vi chiedo, chi sono gli Electric Floor?
Gli Electric Floor sono Emanuele Chiarelli e Simone Costantino De Luca.
Non sembra, ma il progetto ha otto anni di vita. Inizialmente c‘era una formazione standard, un genere diverso e il cantato era in italiano. Pian piano sono usciti due album e sono arrivate le prime soddisfazioni. Nel 2013 è iniziato ul cambio di line-up che ci ha portato ad amare le programmazioni elettroniche e a modificare l‘approccio alla canzone.
Dopo mesi di rodaggio abbiamo lanciato due singoli, un esperimento che ha suscitato inaspettato interesse dall’estero. Tutti i passaggi in radio, le recensioni, le richieste di intervista e le partecipazioni a compilation, ci hanno fatto capire che eravamo nella direzione giusta. Adesso è il turno di ‘Fader’, un lavoro decisamente più maturo, meglio ragionato ma sempre libero e sincero.
La vostra ultima realese sta raccogliendo ottimi riscontri sia da parte del pubblico che dalla critica. Forse è una mia impressione, ma è possibile che con Fader la vostra notorietà sia cresciuta? Se si, secondo voi qual è la ragione?
Vero, c‘è stato un notevole incremento. Dopo un duro lavoro di autopromozione, nel 2014 siamo entrati a far parte di un circuito internazionale di genere, composto da addetti ai lavori ed appassionati. Nel giro di due anni, grazie all’interazione fra le band, questa rete è diventata sempre più vasta e interessante. La cosa che ci rende più orgogliosi è che i nostri primi fans siano i colleghi musicisti, persone con cui continuamente scambiamo pareri. Oltre all’alta reattività di questo bacino di utenza, sulla crescita della notorietà, se proprio così possiamo definirla, ha inciso l’impeccabile lavoro dell’amica Shauna Mc Larnon.
Grazie a Shameless Promotion siamo riusciti ad ampliare l’orizzonte del settore che ci interessa. Ad oggi sono davvero tanti gli airplay e le pubblicazioni su importanti testate di genere.
Fader EP è la prima uscita dell’etichetta Vipchoyo sound factory fondata dagli Stella Diana (band che adoro). Come siete venuti in contatto? Chi ha contattato chi? Insomma, raccontateci =)
Anche noi li adoriamo ed è stato proprio per questo che ci siamo conosciuti, per motivi di amore a prima vista.
Curiosavo su Soundcloud e fra un brano e l’altro, ho sentito qualcosa di estremamente sentimentale, l’emozione era talmente forte da doverli contattare per fargli i complimenti. Anche loro hanno voluto ascoltare i nostri brani e fra una parola e l’altra è nata una vera e propria sinergia che mi ha portato anche a farli suonare nella mia città. Entrare nella loro etichetta è stata una coneguenza naturale di un rapporto ormai consolidato. Prima del nostro, Vipchoyo Laber ha prodotto i dischi di Vibrissae, Marco Pezzenati, Population 2, Concetto Etico, Alba Pluma, Andrea Tabacco, The Preston Tucker Project, UoUo e David Green.
Il vostro sound è il risultato dell’incontro di vari generi: new wave, synthpop, shoegaze e c’è una forte componente elettronica. Come definite la vostra musica?
Sicuramente la nostra è musica emotiva, la incentriamo sulla suggestione sonora, per questa ragione abbiamo difficoltà a trovarne la corretta definizione.
Quali sono le vostre influenze musicali? E come si riflettono sul progetto Electric Floor?
Ecco, sulle influenze musicali riusciamo ad essere un po‘ più precisi.
Oscillano fra lo Shoegaze anni ’90, la New Wave anni ’80 e la musica elettronica più recente.
Slowdive, My Bloody Valentine, Mogwai, The Cure, Echo and the Bunnymen, The Jesus and Mary Chain, U2, Moby,
Brian Eno, Nick Cave, Tycho, Boards Of Canada, Bonobo, Purity Ring, Youth Lagon, M83, Diiv, The Soft Moon, Beach House, Savages, Warpaint,
Geographer, Efterklang, Phantogram, IAMX, The Joy Formidable.
Se doveste scegliere un pezzo da consigliare a chi non ha mai sentito gli Electric Floor quale sarebbe? E perchè?
Molti dicono che abbiamo azzeccato il singolo perfetto, però resto molto legato a Charming Dress, il pezzo più romantico. Simone Costantino mi sta guardando male perché ne preferisce un’altra, quindi ritiro tutto e dico Nosedive. Ascoltate assolutamente <em>Nosedive, l’ultimo pezzo dell’Ep.
Tre aggettivi per descrivere Fader Ep.
Meraviglioso! No, scusami… stavo ascoltando Endkadenz dei Verdena ed ho fatto confusione.
Il nostro ’Fader‘ è un disco sincero, urgente, sentito.
Come procede l’attività live? Soddisfatti del riscontro del pubblico?
Siamo molto soddisfatti del riscontro del pubblico durante i Live. Nonostante il nostro sia un genere difficile da far suonare in Italia, sentiamo una tensione positiva durante le esibizioni. I complimenti sono tanti, vendiamo un buon numero di dischi, quindi credo stia andando tutto per il verso giusto. Dopo una piccola pausa, riprenderemo le date nella nuova stagione.
Progetti futuri e imminenti? State lavorando a qualcosa in questo momento?
Non abbiamo progetti specifici, se non l’idea di realizzare ciò che da un paio di anni ci sfugge all’ultimo minuto, un bel Tour all’estero. Abbiam dovuto rinviare per nostre difficoltà organizzative e adesso volgiamo rimediare.
Io sto già lavorando ai nuovi brani, abbiamo altre nuove canzoni che non vedo l’ora di registrare.
Grazie e in bocca al lupo ragazzi!
Grazie a te per averci contattato, è stato un piacere.
A presto!