Interview – Cristiano Pucci
Dopo aver pubblicato il suo ultimo lavoro, “liveWRHS”, che lo immortala nella sua veste dal vivo, Cristiano Pucci ha diffuso il video di “The Distance in Between”, tratta dallo stesso concerto. Gli abbiamo chiesto di più su tutta l’operazione
Ciao Cristiano, raccontaci tutti gli aneddoti e il processo creativo dietro “The Distance in Between”
THE DISTANCE IN BETWEEN ha segnato il passaggio dal Puro Glam Rock di SEX & LOVE alla Power Ballad di ALL THE POWER OF DESIRE che si trova in MADNESS IN HEAVEN. Durante la produzione dell’album Sex and love (2019), THE DISTANCE IN BETWEEN, è stato uno dei brani più profondi e ben riusciti. Ha trovato la sua collocazione temporale in contemporanea con il periodo del covid ma in realtà fu scritto per mia figlia soltanto nel 2018.THE DISTANCE IN BETWEEN rappresenta la perdita del balance e il distaccamento da qualcuno che ami incondizionatamente.
Qual è stata la cosa più gratificante del processo di creazione del liveWRHS?
La consapevolezza di avere in mano qualcosa che mi rappresentava dal vivo mi ha dato una forte spinta. La sensazione più gratificante durante il processo di creazione del liveWRHS è stata semplicemente il dopo concerto. Anche il periodo dei mixaggi e della produzione mi ha stimolato molto ma dopo mesi di editing e creazione del format e le cose si sono pian piano normalizzate. Sono contento di avere qualcosa di diverso rispetto ai soliti dischi in studio che poi dal vivo non si sa mai che cosa possa succedere. Il liveWRHS rispetta fedelmente quello che sono io in un contesto live.
Come descriveresti il tuo approccio alla scrittura dei testi delle tue canzoni?
Aspetto di essere in un flow creativo e scrivo le canzoni solo e quando sento che voglio esprimere qualcosa. I versi vengono di getto come blocchi di parole; è come avere una voce che mi parla dentro.
Qual è stata la tua canzone preferita da eseguire durante il liveWRHS e perché?
Ho vissuto la mia catarsi artistica durante l’esecuzione di ALL THE POWER OF DESIRE e di THE DISTANCE IN BETWEEN. È stato molto divertente sfruttare la dimensione e il volume dello studio con tappeti di suono lunghi, dilatati, psichedelici. Le botte d’adrenalina sui ritornelli hanno creato una sintesi perfetta del suono che cercavo.
C’è una canzone del tuo repertorio che hai trovato particolarmente difficile da scrivere e perché?
Forse la canzone più difficile da scrivere è stata WILD BLOOM ma non per la composizione forse per gli arrangiamenti. Non cerco mai di rendermi la vita complicata nella musica ma il finale di Wild Bloom è stato veramente complesso e geniale. Durante le registrazioni del brano abbiamo dedicato giornate intere ad aggiustare alcune cose riguardanti il finale; pazzie di cui non mi metto a parlare.
Quali sono stati gli artisti o band con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Mi piacerebbe collaborare con Emma Nolde o con Il Motta forse perché sono toscani o solamente perché sono raggiungibili. Non ho particolari preferenze; vado avanti come una tartaruga cercando di focalizzarmi sui miglioramenti personali e interiori. Al momento prendo quello che viene.
Quali sono i tuoi piani per il futuro dopo la chiusura del liveWRHS?
Poche cose molto semplici: finalizzare il nuovo album in Studio IN GLAM; riiniziare a lavorare con la band e creare un press kit per le agenzie booking usando i contenuti del liveWRHS.