Interview – Castelli

Esce venerdì 9 dicembre 2022 “Festa” (per Bordello a Parigi Records) il nuovo singolo di Castelli, il progetto solista di Stefano Castelli. Un nuovo capitolo e primo assaggio di un album di prossima uscita: una discoteca oscura ai confini del mondo fa da sfondo a parole magnetiche cantate da Castelli e Luca Urbani, che raccontano la lontananza e l’impossibilità di riabbracciarsi. Un brano dedicato a chi ama ballare anche se su note tristi e fare tardi anche in inverno. 

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui, gli abbiamo chiesto a proposito delle sue influenze musicali, della sua collaborazione con Luca Urbani e molto altro.

  1. Quali sono le tue influenze musicali? C’è qualcosa che non ci aspetteremmo mai?

Sicuramente sono influenzato dal mio percorso musicale fatto da tanti anni sui palchi con vari progetti dove ho esplorato il punk, il post punk, l’indie pop e il synth pop… ascolto tantissima roba e non saprei proprio che band / artisti citare qui…Per dirti qualcosa di inaspettato potrei citare il 2 tone ska e gli Specials, band che adoro da un sacco di anni ma che mi influenza più per l’attitude e lo stile piuttosto che nel sound.

  1. “Festa” ha in qualche modo a che fare con il Covid? E com’è cambiato il tuo rapporto con la musica dopo una pandemia globale?

L’intero progetto Castelli è nato in pandemia e forse anche grazie alla pandemia stessa. Tra il 2020 e il 2021 ho praticamente scritto materiale per 2 dischi… Scrivere era l unico modo che avevo per fare musica, non avendo la possibilità di suonare dal vivo e per dei periodi addirittura di andare in studio o in sala.
In “Festa” ho volutamente inserito dei riferimenti precisi tipo “una cena in zona rossa” e mi piace pensare che il brano abbia un contesto specifico nel tempo e immaginare l’effetto di un ascolto del pezzo fatto tra 10, 20 o 30 anni. Il mio rapporto con la musica è sicuramente cambiato dal 2020 ad oggi, mutando verso una dimensione più da “studio” che da “live”

  1. Come nasce la tua collaborazione con Luca Urbani? E come pensi vi siate influenzati a vicenda? Avete ascolti comuni?

Conosco Luca da tempo, è con me l’artefice di tutto il progetto Castelli ed è anche un componente della band live. Luca mi ha aiutato a produrre tutte le tracce ma in questa ha fatto molto di più e ha deciso di cantare con me e per me è un grande onore. Luca è un amico e un artista che stimo. Sicuramente abbiamo ascolti comuni sia per quanto riguarda i grandi classici (New order / Cure / Depeche mode e tutto quel mondo li…) e condividiamo anche una certa curiosità per le nuove band o artisti che rivisitano o propongono questo tipo di sonorità. Il nostro processo creativo è molto spontaneo, ci capiamo al volo e spesso facciamo tutto a distanza.

  1. Qual è il problema della scena musicale italiana?

Dipende dalle scene 🙂 quale scena?

  1. Quale domanda avrei assolutamente dovuto farti e invece non ti ho fatto? Quale invece la risposta?

Hai in programma date? Si! Venite il 14/1 al Rock’n’roll Milano, ci saremo io, Luca e il nostro chitarrista Claudio. Suoneremo Festa, i brani del mio primo Ep e qualche anticipazione del mio prossimo disco in uscita tra qualche mese per l’etichetta di Amsterdam Bordello a Parigi!

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