Interview – Albi Fux
Fuori da venerdì 27 maggio per Le Stanze Dischi il nuovo singolo di Albi Fux dal titolo Il Tempo. Con questo secondo capitolo musicale dell’anno, che anticipa l’uscita del suo primo EP, l’artista si interroga, senza prendersi troppo sul serio, sul valore del tempo e sull’utilizzo che ne facciamo quotidianamente. Al giorno d’oggi, siamo sicuri di stare gestendo bene il tempo che abbiamo?
Abbiamo intervistato Albi Fux per conoscerlo meglio:

Come nasce la figura artistica di Albi Fux e cosa contraddistingue la sua musica?
ALBI FUX nasce dall’esigenza di esprimersi al di fuori di un contesto di “rock band” nel quale ho creato musica per anni. Il mio progetto come cantautore ALBI FUX è un’autoproduzione completa, fresca, nuova e sperimentale, dove mi metto completamente in gioco, dalle parole che dico fino all’ultima nota.
Raccontaci il tuo ultimo brano: come nasce e come è stata la sua lavorazione?
IL TEMPO è un esperimento. Tecnicamente nasce da un testo pensato una mattina qualunque, senza una melodia. Non sapevo come arrangiarlo, per questo è il mio primo pezzo “parlato”, sotto al quale è stato appoggiato un tappeto sonoro indie un po’ elettronico.
Per quanto riguarda i contenuti mi sento molto legato a questo pezzo. Nelle strofe descrivo la vita nelle sue fasi, che non trovo banali e sulle quali forse dovremmo riflettere maggiormente. Nel ritornello invece cambio direzione e aggiungo una mia riflessione sull’oggi.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana e come pensi di poterla arricchire?
Non ho mai tratto troppa ispirazione dalla scena musicale italiana, e forse questo potrebbe essere un modo per smarcarmi e provare a fare sentire cose nuove.
Mi sento più legato ai vecchi mostri sacri (es. Battisti e Ivan Graziani tra tutti), ma riconosco che negli ultimi anni sono usciti molti cantautori e la cosa fa piacere, anche se poi in realtà all’interno del mio progetto, se il tempo lo permetterà, cercherò di trovare modo per spiegare il mio concetto di “Cantautore medio”.
Quanto sono importanti i social nella riuscita di un progetto musicale?
Sono fondamentali, purtroppo. Viviamo in un mondo legato a doppio filo con uno schermo, e la cosa devo dirlo con sincerità, un po’ mi fa male. Nel mio singolo parlo anche di questo. Diciamo che ci sono progetti che riescono solo grazie ai social, gli algoritmi, le promozioni, etc. ma anche altri che invece riescono perché…riescono. Certo non mi scordo l’importanza del web in generale che ha comunque permesso a chiunque di farsi sentire, in pochi click, da tutto il mondo.
C’è un artista con cui sogni di poter avviare una collaborazione?
Un nome mainstream è Zucchero. Fa parte di un’altra generazione, è partito dal nulla con tanta gavetta ed è ancora capace di variare e sperimentare sonorità nuove.
Giocando di fantasia invece mi piacevano molto i primi Bluvertigo, sognerei la reunion per una collaborazione con tutta la band.
Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Vorrei fare uscire un altro singolo, poi avrei voglia di farvi sentire tutto il mio primo album e… nel mentre, magari, ne scrivo un altro!