The Zen Circus@Campus Industry Music, Parma
Lo scorso settembre gli Zen Circus sono tornati con il loro nono LP, La Terza Guerra Mondiale, realizzato da La Tempesta Dischi: il gruppo toscano, nel corso della sua ultraventennale carriera, ha guadagnato una larga e fedele fanbase, che gli permette di mandare spesso sold-out i loro energetici concerti in giro per l’Italia.
Oggi siamo al Campus Industry Music di Parma, in una delle ultime date del loro tour invernale, prima che Appino e compagni inizino a suonare outdoor.
Dopo l’apertura dei locali Hotel Monroe, verso le undici meno dieci, salgono sul palco gli Zen Circus: bastano poche leggere note emesse dalle chitarre di Appino e di Francesco Pellegrini che il pubblico emiliano inizia a rispondere con un sincero handclapping, che dimostra subito l’esaltazione dei presenti, che durerà per tutti i successivi centodieci minuti di live.
I loro testi taglienti colpiscono duro, così come la batteria di Karim, già a cominciare dall’iniziale La Terza Guerra Mondiale, title-track del loro lavoro più recente.
Il rapporto della band pisana con il pubblico è ottimo, con Appino e Ufo che si fermano spesso a parlare e a raccontare storie tra una canzone e l’altra, ma senza togliere spazio alla musica, che ovviamente rimane sempre al centro dello show. La gente canta e balla, si scalda quando, con pezzi come Gente Di Merda, i toscani picchiano con pesanti staffilate.
Il delirio che si scatena con Andate Tutti Affanculo e il notevole assolo di armonica da parte di Appino, è uno dei momenti più estasianti della serata, mentre Pisa Merda arriva ancora più dritta e aggressiva rispetto alla versione su disco. Non è da meno la spinta energica di I Qualunquisti: la bella melodia e il ritornello catchy conquistano i presenti, ma il vecchio singolo degli Zen Circus ci colpisce soprattutto per la sua grande dose di adrenalina.
Un’attimo di riflessione con L’Anima Non Conta e i delicati arpeggi di Pellegrini ci danno un attimo di pausa, ma è subito l’intenso drumming di Karim Qqru a riportarci alla realtà.
La breve cover di Molly’s Lips dei Vaselines alza nuovamente la velocità in maniera decisa, mostrandoci l’attitudine più punk della band toscana, mentre la vecchissima Mexican Requiem, che vede Karim in prima fila a suonare il washboard, ci fa respirare sapori centroamericani.
La Democrazia Non Funziona dà un altro momento di rabbiosa malinconia al pubblico emiliano, mentre L’Egoista, con il suo carico ritornello, scarica ancora tanta adrenalina sui presenti; Viva, infine, è l’ultima bomba esplosiva e rumorosa della serata.
Gli Zen Circus hanno conquistato anche il pubblico di Parma, dimostrando ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che sono senza dubbio uno tra i migliori gruppi italiani, grazie a un live che sa sempre regalare emozioni, rabbia e intensità.