Il Triangolo + Insooner @ Twiggy, Varese

La serata è di quelle che fanno sperare bene. Due band varesotte, la prima ai quasi 10 anni d’attività, la seconda giovane, giovanissima. Entrambi i gruppi alle prese con la presentazione dei loro primi lavori in uscita ad aprile e in vendita a prezzo speciale ‘release party’. Due facce diverse della stessa serata: gli Insooner prima e Il Triangolo poi hanno presentato senza troppi timori le loro qualità, i loro difetti e le loro differenze di attitudine, strumentazione e potenzialità.

Poco dopo le 23 gli Insooner salgono sul palco. Terzetto solido, con un sound che colpisce duro. I nuovi brani scorrono via tra strumentali e qualche concessione al post-rock più cattivo. Tengono il palco concentrati e attenti al loro lavoro, un pregio non da poco. Il difetto maggiore del terzetto di Marchirolo è nella voce di Juan Di Stefano, che non sembra sempre all’altezza e spesso è ricoperta dagli strumenti. Non so se consapevolmente o no, ma l’effetto non è dei migliori. Urge sicuramente un secondo ascolto live e uno o più giri nel lettore del disco presentato (‘Caimani‘, per ForEars).

Fino a quel momento il pubblico si era tenuto a debita distanza dal palco e molti arrivano per assistere per quello che è l’evento principale della serata. Quando la band vincitrice di ‘VA Sul Palco’ 2011 è sulla bocca di molti addetti ai lavori (“Energia e dinamismo uniti a spunti vintage di scuola Sixties ed efficacissima enfasi canora”, li ha definiti Federico Guglielmi del Mucchio) sale sul la calca aumenta e un boato accoglie l’inizio del concerto, poche volte ho visto il Twiggy così pieno.

I tre ragazzi di Luino sembrano a proprio agio sul palco, comunicano con il pubblico e hanno l’urgenza di far sentire ogni singola nota che hanno scritto. ‘Tutte Le Canzoni‘ (questo il titolo dell’album, su Ghost Records), pagano un debito palese (e dichiarato) al beat anni ’60, non perdono di vista qualche messaggio più impegnato, ma il loro ‘cantautorato beat revival’ non ha certo lo scopo di approfondire, piuttosto di far ballare e divertire.

L’EP in free download ‘Giurami’ ha comunque fatto scuola, perché le tre canzoni: ‘Le Forbici’, ‘Battisti’ e ‘Giurami’ sono cantate da tutto il pubblico a memoria, e questo non è poco. La disinvoltura e la bella e versatile voce di Marco Ulcigrai unite alla sua capacità di tirar fuori dalla chitarra suoni che sanno di quell’epoca che fece la fortuna del Clan di Celentano, riporta i pensieri a certi gruppi dal suono vintage come, sebbene su diversi parametri, ai Belle & Sebastian o, per risalire ai ’60, ai Kinks (quelli di ‘You Really Got Me‘ per intenderci).

Questi ragazzi hanno talento, certo ci sono da limare alcune sbavature e solo la frequentazione dei palchi riuscirà a sgrossare. La ripartenza dal sound di ormai 50 anni fa può aprire scenari nuovi e interessanti e loro hanno sicuramente i mezzi per farlo ad alta voce.

La serata si è conclusa con l’apprezzato bellissimo ed eccezionale DJ-set curato da ‘Indie-Rock.it’ (#auto-marchetta).

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