Il Triangolo @ ARCI Bellezza, Milano, 06/03/2024

Dopo il magnifico live ai Bagni Misteriosi dello scorso ottobre, e sullo slancio di due ottimi singoli pubblicati in questi mesi, Il Triangolo tornano a suonare a Milano, stavolta al chiuso e con tutto il pubblico in piedi, ovvero la situazione ideale per valorizzare il lato energico della loro musica. Non è certo questo l’unico aspetto della proposta della band di Luino, ma nella dimensione da club è senz’altro quello che prevale. Avevo, quindi, molta voglia di una serata movimentata, passata a cantare e ballare su canzoni adattissime allo scopo, sia per la loro natura, che per come normalmente la band sa interpretarle sul palco.

Purtroppo, il maledetto algoritmo dei social non mi ha intercettato quando la band ha fatto sapere che l’orario di inizio era fissato per le 21.45. Sapendo che, di solito, i concerti organizzati dallo stesso promoter nello stesso posto di stasera iniziano almeno mezz’ora dopo, me la prendo con calma, e per fortuna arrivo comunque sul posto solo pochi minuti dopo la partenza del live, con l’idea di assaporare un po’ di atmosfera, incontrare qualche amico e bere una birra. Invece, vengo subito catapultato nel pieno del concerto, e questo un po’ mi destabilizza, anche perché il pubblico è tutto rigorosamente fermo e non me l’aspettavo. Vabbè, siamo all’inizio, penso, c’è tempo per scaldarsi.

Il Triangolo sono sul palco con la ormai consueta formazione a quattro, che comprende Elton Novara a dare manforte sotto diversi punti di vista, tra una chitarra aggiunta, una tastiera e una seconda o terza voce. I due membri fondatori Marco e Thomas rappresentano sempre il cuore dello show e la maglia dei Rangers di Paul Gascoigne indossata da quest’ultimo merita senz’altro una menzione; anche il drumming di Giacomo, comunque, gioca un ruolo importante grazie a un martellamento continuo e funzionale che non fa mai mancare il necessario tiro ai pezzi.

Fin dai loro inizi, Il Triangolo hanno sempre mantenuto un posto di rilievo nel panorama nazionale per la capacità come live band, e stasera i quattro non si smentiscono. È davvero difficile trovare, al giorno d’oggi, un suono dal vivo così compatto, efficace e anche attento ai dettagli. I momenti di alta saturazione sonora e quelli in cui il corpo è più snello arrivano sempre al punto giusto, in modo che ogni singola canzone esprima al massimo il proprio potenziale, e anche la parte vocale è di prim’ordine, ovviamente grazie alle grandi qualità di Marco, ma anche alle armonizzazioni di Thomas e Elton.

La setlist vede il primo album farla da padrone, com’era successo la volta scorsa, ma nessuna delle fasi della carriera della band viene lasciata da parte. Fa piacere riascoltare da vivo Un’America dopo tantissimo tempo, e personalmente apprezzo particolarmente le esecuzioni di Varsavia e Messico, forse anche perché sono le canzoni più adatte a un pubblico che, stasera, è molto più tranquillo del solito. Ovviamente, Battisti è la canzone più cantata dai fan e la chiusura con Le Forbici manda certamente a casa contento chi, come me, ha ormai una certa età e non se l’è sentita di aspettare fino alle 23 per l’inizio dei Tonno.

In definitiva, Il Triangolo sono sempre più una delle migliori live band italiane, e le loro canzoni hanno indubbiamente resistito al tempo che è passato. Forse noi fan l’abbiamo fatto un po’ meno, perché davvero i ragazzi si sarebbero meritati una partecipazione maggiore da parte nostra, e invece abbiamo fatto le mummie per quasi tutto il tempo. La prossima volta, dobbiamo farci sentire di più, perché loro sono ancora al top della forma, e quindi dobbiamo provare a esserlo anche noi.

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