Giorgio Poi @ Serraglio, Milano

Iniziato il 24 Febbraio, il Fa Niente Tour 2017 di Giorgio Poi è giunto lo scorso venerdì al Serraglio di Milano per la sua terza data. Recente rivelazione di Bomba Dischi (Calcutta, Pop X), Poi sta portando in giro per l’Italia il disco di debutto Fa Niente, che fin dai singoli anticipatori ha ricevuto ottime recensioni non solo dagli addetti del settore, ma anche da testate giornalistiche importanti a livello nazionale. Un’ottima accoglienza, insomma, che contribuisce ad aumentare l’hype nei confronti del live, a tal punto da farlo diventare una vera e propria prova del nove. SPOILER: pienamente superata!

Non appena il torinese Francesco Roccati, meglio conosciuto come Liede (che ha anche ospitato per un duetto Anna Verano), ha lasciato il palco a Poi e ai suoi due musicisti, sin dalle prime note un Serraglio gremito è stato trascinato prepotentemente nel mondo allucinato e nostalgico di Fa Niente. Il disco viene inserito in scaletta nella sua interezza, tutti i nove pezzi del debutto vengono eseguiti abilmente l’uno dopo l’altro, quasi senza interruzione, per uno spettacolo di circa un’ora. Chitarrista, bassista e batterista si amalgamano alla perfezione, i suoni si percepiscono nei minimi dettagli, l’acidità delle distorsioni e delle sonorità più elettroniche accompagnano magistralmente la linea melodica vocale, il tutto a creare un’esecuzione live che oltrepassa qualsiasi aspettativa, oltre che (fatto ormai alquanto raro) superare in bellezza e tecnica la registrazione su disco.

A siffatta meraviglia il pubblico non può che reagire nel modo migliore, sovrapponendosi alla voce di Poi per cantare all’unisono, soprattutto in alcuni pezzi quali Acqua Minerale, Paracadute, Tubature e L’abbronzatura. Una soddisfazione e un divertimento dimostrati fino alla fine, quando parte il tradizionale coro di “Se non fate l’ultima, noi non ce ne andiamo”. Ed è qui che ci viene regalata la ciliegina sulla torta, con le versioni adattate al magico mondo di Poi de Il mare d’inverno di Loredana Bertè e Aurora de I Cani, che già in precedenza circolava su internet. La goccia che fa traboccare il vaso e manda in visibilio un pubblico che infine lotta per accaparrarsi una foto ricordo con lo stesso Poi o qualcosina dal banchetto del merchandising.

A ragion veduta (e sentita!) possiamo dire che il panorama indie italiano ha finalmente sfornato un giovane artista capace di unire classicità dei testi e tradizione cantautorale a sonorità moderne ma di classe, elitarie, che non si limita però ad una mera trasmissione di emozioni su disco, ma vi aggiunge talento e una tecnica costruttiva che dal vivo dà il meglio di se stessa.

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