C+C=Maxigross – Fluttarn
GENERE: folk, pop, rock, psichedelia.
PROTAGONISTI: Francesco Abrosini, Filippo Brugnoli, Niccolò Cruciani, Tobia Poltronieri.
SEGNI PARTICOLARI: secondo album di inediti per la band proveniente dalla comunità montana veronese della Lessinia. Prima c’era stato un EP, poi ristampato in versione estesa, e tra il primo e il secondo album un disco di collaborazioni con il musicista di culto norvegese Martin Hagfors. Il titolo, come sempre in lingua lessina, significa “fluttuare”
INGREDIENTI: detto che la varietà linguistica è stata abbandonata e ora tutte le canzoni sono in inglese, rispetto al passato il suono e le melodie hanno più elementi in comune tra un brano e l’altro. Ciò non significa che ci sia meno varietà, ma che l’ampiezza stilistica e la varietà di idee da sempre presenti nella band vengono qui sfruttate per un risultato che non dà mai la sensazione di sbalzi improvvisi da una cosa all’altra, come talvolta avveniva in passato. Anche qui, pertanto, il retrò si integra con il moderno, il pop va a braccetto con la coralità e il rock e il folk si compenetrano tra loro, con la pischedelia a fare un po’ da supervisore, però il suono è sempre pieno, colorato e avvolgente e le melodie non mancano mai di pienezza e scorrevolezza. L’importante vantaggio che ne deriva è e uno sviluppo complessivo del disco più fluido e compatto, tanto che si può tranquillamente chiamare in causa anche il prog, soprattutto per le ultime tre tracce, e in alcuni momenti sparsi anche la seconda metà di Abbey Road.
DENSITÀ DI QUALITÀ: la band ha sfruttato appieno l’esperienza derivante dal gran numero di concerti, in Italia e all’estero anche su palchi importanti, e dalla collaborazione con un musicista poco conosciuto ma di grande valore come Hagfors, realizzando un disco di altissima qualità. C’è la forte tentazione di affermate che il percorso della band lessina sembri arrivato al punto più alto possibile già al secondo disco, perché è obiettivamente difficile pensare di fare meglio utilizzando le coordinate di cui sopra. In realtà sappiamo bene che in musica c’è sempre tanto da esplorare e con una consapevolezza artistica del genere, il futuro non può che essere tutto da scrivere. Ora è soprattutto il caso di godersi questo presente e di porre i C+C=Maxigross tra i più importanti punti di riferimento tra tutti coloro che effettuano il tipo di ricerca musicale sopra descritto, non solo in Italia.
VELOCITÀ: molto varia
IL TESTO: “I believe in the music that I hear with my soul in my bones, and she makes me feel so strong as in the fields that I’ve seen when I traveel through my dreams” da Every Time I Listen To The Stones
LA DICHIARAZIONE: “Le influenze psichedeliche derivano sia dalla grande quantità di musica senza barriere che ascoltiamo, sia dalla grande quantità di improvvisazione e atmosfere mistiche in cui ci immergiamo quando siamo quassù”, da un’intervista a indieforbunnies quando era uscito solamente il primo EP. Ascoltando ciò che è venuto dopo, c’è da scommettere che oggi la risposta sarebbe sempre la stessa.